Matteo Amori

Matteo Amori

Università di Bergamo

Tutor del X Ciclo (Spaemann)

Laureatosi in Filosofia presso l’Università Cattolica di Milano con una tesi su Idea di natura e critica della modernità nella filosofia di Robert Spaemann (1959-1983), ha poi conseguito il dottorato di ricerca in Filosofia presso l’Università di Roma – Tor Vergata con una tesi sul pensiero di Max Scheler.

Dal 1997 al 2010 ha insegnato Filosofia e Storia nei licei.

Dal 2000 ha collaborato, in qualità di cultore della materia, prima con la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università Cattolica di Milano, e, dal 2005, con la cattedra di Filosofia Morale della Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi di Bergamo. In questi anni ha anche svolto servizio di tutorato ed attività seminariale.

Dal 2010 è titolare di un assegno di ricerca triennale presso il Dipartimento di Scienze della Persona dell’Università degli Studi di Bergamo con un progetto di ricerca su “Etica sociale: persona e azione” (tutor prof.ssa F. Bonicalzi).

Dal 2010 è membro della Max-Scheler-Gesellschaft.


Le principali aree di indagine sono quelle della riflessione etica, antropologica ed ontologica nel contesto della filosofia tedesca contemporanea con particolare riferimento alla questione del rapporto tra razionalità e azione (individuale, sociale e politica) e al tema della persona, del suo statuto ontologico e della sua dimensione pratica.  


Pubblicazioni:

Traduzione del volume di R. Spaemann, Glück und Wohlwollen. Versuch über Ethik per i tipi di Vita e Pensiero (Milano 1998);

L’essenza dell’università. La riflessione di Josef Pieper sulla nozione di ‘accademico’, «Bollettino Filosofico del Dipartimento di Filosofia dell’Università della Calabria», 19 (2003);

Il pensiero di Robert Spaemann tra critica della modernità e ontologia teleologica, «Rivista di filosofia neo-scolastica», 97 (1/2005);

La base naturale della libertà nella riflessione di Thomas Buchheim, in G. Brena (a cura di), Neuroscienze e libertà, Padova 2009;

Intervista a Robert Spaemann, «Philosophical News», 1 (2010);

Forme dell’esperienza e persona. La filosofia di Max Scheler dai primi scritti al Formalismus, Rubbettino, Soveria Mannelli 2010;

La pace tra Genio della guerra e Ausgleich. Max Scheler tra due fuochi, in F. Bonicalzi (a cura di), Pensare la pace. Il legame imprendibile, Milano 2011;

L’ethos del lavoro borghese in Max Scheler, «SpazioFilosofico» 1 (1/2011);

Prassi e creazione di sé. Spunti dalla riflessione di Karol Wojtyła sulla persona in azione, «Communio», 228 (2/2011).