Dieter Henrich, nato nel 1927 a Marburgo, ha studiato a Marburgo, Francoforte, e Heidelberg. Addottoratosi nel 1950 con una tesi su «L’unità della dottrina della scienza di Max Weber» ha iniziato a insegnare come professore ordinario presso la Freie Universität di Berlino. Nel 1965 passò all’Università di Heidelberg e nel 1981 alla Ludwig Maximilian Universität di Monaco in cui tenne l’insegnamento della Filosofia Classica Tedesca. Henrich è membro della Heidelberger Akademie der Wissenschaften, della Akademia Europea, membro onorario della American Academy of Arts and Sciences e dal 1999 della Academie Internationale de Philosophie de l'Art.

Tra le sue opere maggiori si segnalano: La prova ontologica dell'esistenza di Dio (1960), Prismi, Napoli, 1980; Hegel im Kontext, 1971; Identität und Objectivität, 1976; Fluchtlinien, 1982; Selbstverhältnisse, 1982; Der Gang des Andenkens, 1986; Konzepte, 1988; Ethik zum nuklearen Frieden, 1990; Konstellationen, 1991; Der Grund in Bewußtein, 1992.