Prof. Bernhard Waldenfels
Ruhr-Universität Bochum
Bernhard Waldenfels, nato nel 1934 a Essen, è uno dei massimi esponenti viventi della fenomenologia. Dopo aver studiato in varie Università tedesche e francesi (in particolare a Parigi, dove ebbe modo di confrontarsi personalmente con Merleau-Ponty), divenne professore dell’Università di Monaco di Baviera e raggiunse l’ordinariato nel 1976 presso l’Università di Bochum, di cui è attualmente Professore Emerito (dal 1999).
Le sue ricerche fenomenologiche si concentrano principalmente sul tema dell’estraneità o dell’estraneo, applicato in particolar modo al corpo, al linguaggio, al concetto della modernità e alle relazioni interculturali.
Caratteristica della sua produzione è un intenso confronto, oltre che con i fenomenologi tedeschi e con la filosofia francese del Novecento, con la letteratura contemporanea intesa come ricco repertorio di osservazioni sull’uomo e di registrazioni di esperienze utilissime al lavoro filosofico; Waldenfels si è infatti interessato anche alla letteratura novecentesca italiana, in particolar modo a Italo Calvino.
Tra le sue opere principali ricordiamo: Der Stachel des Fremden (1990), Deutsch-Französische Gedankengänge (1995), Topographie des Fremden (1997), Grenzen der Normalisierung (1998), Das leibliche Selbst (2000), Ortsverschiebungen, Zeitverschiebungen: Modi leibhaftiger Erfahrung (2009). Le sue opere tradotte in italiano sono Fenomenologia dell’estraneità (Vivarium, 2002), Estraniazione della modernità. Percorsi fenomenologici di confine (Città Aperta, 2005) e Fenomenologia dell’estraneo (Cortina, 2008).