Carola Barbero

Dott.ssa Carola Barbero

Università di Torino

Tutor del IV ciclo (Searle)

Nata a Torino il 14/5/1975, consegue la laurea in Filosofia presso l’Università degli Studi di Torino nel 1999 sotto la guida del Prof. Maurizio Ferraris, con una tesi dal titolo: Il problema dell’infinito nella fenomenologia di Husserl. Nel 2005 consegue il dottorato in Filosofia del linguaggio presso l’Università degli Studi del Piemonte Orientale (Vc) con una dissertazione dal titolo: On the Existence of Fictional Entities as Higher Order Objects sotto la supervisione del Prof. Maurizio Ferraris, del Prof. Alberto Voltolini. Controrelatore della dissertazione è stato il Prof. Frederick Kroon. Nel 2007 ha trascorso presso l’Università di Auckland, Faculty of Arts, Department of Philosophy, un periodo di ricerca durante il quale ha collaborato con il gruppo seminariale diretto dal Prof. Frederick Kroon e dal Prof. Stephen Davies. Dal 2001 collabora alla didattica e ai seminari di filosofia teoretica del Prof. Maurizio Ferraris e dal 2006 ricopre l’incarico di esercitatrice di filosofia del linguaggio presso l’Università di Modena e Reggio Emilia, affiancando il Prof. Alberto Voltolini. Le sue aree di competenza concernono la fenomenologia, l’ontologia, la metafisica, la filosofia del linguaggio e l’estetica. Le ricerche attualmente in corso riguardano gli oggetti non esistenti, le teorie meinongiane, l’ontologia degli oggetti finzionali, le teorie delle emozioni e il paradosso della finzione. Ha pubblicato diversi articoli su riviste nazionali e internazionali (tra i quali: 2007, “Crocodile Tears”, CEUR-WS Proceedings ISSN 1613-0073, pp. 93-102 (qui il testo: Crocodile Tears); 2006, “La verità del falso”, Rivista di Estetica, n. 31, pp. 95-113; 2006, “Madame Bovary as a Higher Order Object”, in A. Bottani and R. Davies (a cura di), Modes of Existence, Dordrecht, Kluwer Academic Publishers, pp. 173-190; 2006, “Cry for a Shadow”, in V. Raspa (a cura di), Meinong Studies / Meinong Studien, vol. II, Frankfurt am Main, Ontos-Verlag, pp. 181-213; 2004, “La percezione” (con G. Torrengo), in G. Bonino, G. Torrengo (a cura di), «Il realismo ontologico di Gustav Bergmann», numero monografico, Rivista di Estetica, n. 25, pp. 75-96) e un libro di filosofia del linguaggio e ontologia sul tema degli oggetti finzionali (2005, Madame Bovary: Something Like a Melody, Milano, AlboVersorio). Ha tradotto in italiano un testo di Arthur C. Danto (The Philosophical Disenfranchisement of Art, New York, Columbia University Press, 1986; La destituzione filosofica dell’arte, Palermo, Aesthetica Edizioni, 2008) e diversi articoli dal francese e dall’inglese. Partecipa a numerosi convegni nazionali e internazionali.